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Pietro Lococo insieme a Leonardo Russo (direttore dell’impianto), Vito amato (responsabile aziendale del progetto di genetica) e Andrea Santulli (responsabile scientifico del progetto) hanno dato il via alla programmazione dei nuovi investimenti sulla genetica per il prossimo triennio 2025/2027

Inizia il 3° anno della programmazione di ricerca genetica su pesci eurialini presso l’avannotteria di Petrosino

Questo progetto è iniziato come una interessante attività di ricerca, il programma di selezione genetica, si è trasformato in poco tempo, in un virtuoso progetto con un ruolo centrale e strategico all’interno del gruppo hdp.

Progetto a titolarità, voluto con grande forza e volontà dalla regione Sicilia, che lo ha in parte finanziato, è stato realizzato grazie alla cooperazione del mondo scientifico nella persona di Andrea Santulli, docente dell’università di Palermo, e il settore privato rappresentato dal gruppo del pesce. Nei primi due anni di attività sono stati raggiunti degli obbiettivi davvero unici, attraverso la selezione genetica, infatti, è possibile selezionare e migliorare alcuni caratteri degli animali prodotti:

  • Robustezza, intesa come resistenza alle patologie e alle fonti di stress legate alle condizioni di allevamento;
  • Morfologia e qualità del prodotto;
  • Parametri di crescita e indici di conversione;
  • Incidenza delle malformazioni.

Da informazioni raccolte tra le Aziende del Mediterraneo, risulta evidente che i programmi di miglioramento genetico si sono già dimostrati molto efficaci nell’ aumentare la produttività delle specie di acquacoltura. La selezione genetica permetterà inoltre di migliorare altri caratteri oltre la crescita degli animali, caratteri altrettanto importanti come la robustezza degli avannotti, la morfologia e la qualità in termini di resa e composizione delle carni.

La robustezza degli avannotti infatti, accompagnata da opportune pratiche di allevamento e l’impiego di misure di profilassi, come i vaccini, rappresentano la chiave per migliorare le condizioni di allevamento in modo da ridurre e prevenire l’insorgenza di focolai legati ad agenti patogeni naturalmente presenti nell’ambiente marino; questo approccio consente di migliorare il benessere degli animali allevati che si traduce in migliori performance di allevamento e in una riduzione dell’impatto ambientale legato all’attività stessa. Sulla base di questo scenario “L’avannotteria” di Petrosino, che rappresenta il sito di produzione degli avannotti anche per il “Gruppo Del Pesce”, ha avviato nel 2023 un progetto di selezione genetica. Durante le prime fasi di esecuzione è stato necessario creare un impianto con delle caratteristiche specifiche, funzionali alle fasi di allevamento previste. All’interno di un’area di oltre 500 mq, sono state allestite 100 vasche che lavorano attraverso due circuiti chiusi (RAS) in grado di controllare in modo molto efficiente tutti i parametri chimico fisici dell’acqua utilizzata nelle vasche. Parallelamente alla componente impiantistica è stato formato e strutturato un organico, attualmente costituito da 5 biologi, che opera nell’ambito del progetto.

Nell’arco dei primi 3 anni di attività, sono stati analizzati geneticamente (attraverso l’estrazione del DNA da un piccolo frammento di pinna) circa 2.000 animali, tra orate e spigole, appartenenti al parco riproduttori dell’azienda. I lotti di riproduttori da analizzare sono stati selezionati in base alle differenti origini in modo da creare un gruppo di animali geneticamente molto eterogeneo al fine di evitare fenomeni di inbreeding.

Incrociando i riproduttori selezionati sono state prodotte delle “famiglie” di avannotti con delle specifiche caratteristiche, diverse tra loro. Gli avannotti provenienti da ogni singola famiglia sono stati successivamente seguiti (attraverso un monitoraggio quotidiano e dei campionamenti in momenti prestabiliti) durante tutto il loro ciclo di allevamento, fino al raggiungimento della taglia commerciale. Una piccola porzione di avannotti di ciascuna famiglia inoltre è stata utilizzata per la fase di allevamento in gabbia, questi avannotti prendono il nome di “Informatori” e sono stati trasferiti in apposite gabbie galleggianti nelle quali si cerca di riprodurre l’ambiente di allevamento nel quale si trovano gli avannotti della produzione commerciale. Nei prossimi anni, l’obiettivo del progetto è di elaborare i dati raccolti dalle prime generazioni prodotte, in modo da poter creare dei lotti di riproduttori in grado di produrre avannotti con caratteristiche sempre migliori, al fine di ottimizzare le fasi di allevamento in gabbia e aumentare la sostenibilità ambientale degli impianti. Parallelamente al monitoraggio delle prime generazioni prodotte, nei prossimi anni verranno prodotte nuove generazioni in quanto il miglioramento sui singoli caratteri è cumulativo.

Foto di vasche

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